Gres porcellanato: caratteristiche e vantaggi di un materiale dall’estrema versatilità

In questo articolo esploreremo le caratteristiche distintive del gres porcellanato e vedremo perché un pavimento o un rivestimento in questo materiale può essere la soluzione ideale non solo per la casa ma anche per l’ufficio, gli spazi esterni e i contesti commerciali. Passeremo in rassegna le eccezionali proprietà tecniche del gres che, insieme alle sue qualità estetiche, lo rendono questo materiale una scelta eccellente per moltissime applicazioni e per i più diversi stili di arredamento.

Gres porcellanato: cos’è e come viene prodotto

Il gres porcellanato è un materiale ceramico d'eccellenza, frutto di un complesso processo produttivo che lo rende idoneo per numerose applicazioni. Nasce dalla miscelazione di argille, sabbie, feldspati e caolini dalla consistenza finissima, quasi impalpabile; viene pressato con una forza eccezionale e cotto a temperature che superano i 1.200 °C. All’interno del forno di cottura, le materie prime arrivano a fondersi tra loro, un fenomeno fisico-chimico noto col nome di “sinterizzazione”, che conferisce al gres resistenza e durata nel tempo. Inoltre, questa struttura ultracompatta e non porosa lo rende anche impermeabile e resistente agli agenti atmosferici e ai raggi UV, perfetto sia per interni che per esterni.

Dunque, che differenza c’è tra gres porcellanato e ceramica? Anche se viene annoverato tra i materiali ceramici, il gres porcellanato è un’evoluzione estremamente performante della ceramica. Scopriamo nel dettaglio come viene prodotto e quali sono le sue caratteristiche tecniche.

Tipologie di gres porcellanato

Sotto il nome di gres porcellanato si racchiude un insieme di tecnologie produttive accomunate dal processo di sinterizzazione delle materie prime, come menzionato. Questo processo permette di produrre diverse tipologie di gres, ciascuna con caratteristiche specifiche. Sul mercato, spesso si trovano collezioni multi-tecnologiche che offrono una varietà di effetti estetici, come il gres porcellanato effetto legno, il gres effetto pietra o il gres effetto marmo.

Queste collezioni sono accomunate dalla capacità di offrire lo stesso look estetico su piastrelle di spessori differenti. Ciò ci permette di distinguere tra le diverse tecnologie utilizzate nella produzione del gres porcellanato, che possiamo classificare in tre principali categorie:

Gres porcellanato standard

Con uno spessore di 9 o 10 mm, questo tipo di gres è realizzato utilizzando stampi che corrispondono ai formati più comuni disponibili sul mercato. È una scelta versatile per pavimenti e rivestimenti interni.

Gres outdoor 20 mm

Caratterizzato da uno spessore doppio rispetto al gres standard, questo materiale offre un’elevata resistenza ai carichi. Le sue speciali finiture superficiali antiscivolo lo rendono ideale per molte applicazioni outdoor: pavimenti galleggianti, pavimentazioni carrabili, bordo piscina e camminamenti su erba o su ghiaia.

Gres laminato in grandi lastre di spessore ridotto

Grazie ad un processo produttivo innovativo, queste lastre sono disponibili in grandi dimensioni con spessore ridotto, dai 3,5 ai 6,6 mm. Questo le rende al contempo leggere, facili da lavorare e resistenti. Introdotto circa vent'anni fa, il gres laminato è utilizzato in molteplici applicazioni: pavimenti e rivestimenti interni, involucri edilizi, piani di lavoro e arredi.

Vantaggi del gres porcellanato: resistenza, durabilità e facilità di manutenzione

La perfetta fusione delle materie prime conferisce al gres porcellanato la sua struttura compatta e omogenea, garanzia di prestazioni eccezionali. Questa caratteristica si traduce in un'elevata resistenza ai graffi, agli urti e agli sbalzi termici, qualità di cui abbiamo parlato più diffusamente in un articolo precedente.

Inoltre, la sua bassissima porosità lo rende impermeabile e inattaccabile da macchie e agenti chimici, ne facilita la pulizia e gli garantisce nel tempo un aspetto sempre impeccabile. Grazie a questa combinazione di resistenza e facilità di manutenzione, il gres porcellanato è la scelta ideale per pavimenti, rivestimenti e piani di lavoro, sia in ambienti domestici che commerciali. Che si tratti di un pavimento per esterni, di un rivestimento per una cucina o di un piano di lavoro per un bagno, il gres porcellanato offre infinite possibilità creative.

Un’ultima caratteristica del gres porcellanato merita di essere considerata: la sua ecosostenibilità. È, infatti, prodotto con materie prime naturali e largamente disponibili, secondo un processo che reimpiega tutti gli scarti, sia crudi che cotti, e tutte le acque di processo. Ha una vita utile molto lunga (parliamo di decenni!), al termine della quale può essere facilmente riciclato come inerte per l'edilizia. Infine, emulando materiali naturali pregiati come il legno o il marmo, riduce il prelievo di queste risorse.

Dove si usa il gres porcellanato? Le applicazioni in ambienti interni ed esterni

Come anticipato, il gres porcellanato nelle sue varie declinazioni tecnologiche è perfetto per moltissime applicazioni. Vediamo le più comuni:

Pavimenti indoor in gres porcellanato

Quando si sceglie il gres porcellanato per pavimenti interni, è essenziale considerare le caratteristiche dell'ambiente. La varietà di opzioni disponibili consente di trovare la soluzione perfetta per ogni esigenza.

  • Contesti Commerciali: In ambienti ad alto traffico, come centri commerciali e stazioni, è cruciale optare per un gres con il massimo indice di resistenza all'abrasione (PEI 5). Questa scelta garantisce una maggiore resistenza all'usura causata dal passaggio frequente di persone e carrelli.
  • Abitazioni Private: Anche se le esigenze sono generalmente meno stringenti rispetto ai contesti commerciali, è comunque importante valutare l'ambiente. In aree ad alto passaggio, come ingressi, cucine e bagni, è consigliabile scegliere un gres con un PEI più elevato rispetto a zone meno trafficate come camere da letto o studi.

Un altro fattore da considerare è il coefficiente di attrito dinamico (R), che indica la resistenza allo scivolamento su una superficie bagnata. Per bagni, lavanderie, garage, balconi o vialetti di ingresso, anche se coperti, è fondamentale scegliere un materiale con un valore R elevato, in modo da minimizzare il rischio di cadute accidentali.

Infine, lo spessore sottile del gres laminato può offrire un’opportunità davvero efficiente, di cui abbiamo parlato in questo articolo: la posa a secco, anche in sovrapposizione a un vecchio pavimento.

Pavimenti outdoor in ceramica

Per un pavimento esterno, sia che si tratti di un balcone, un terrazzo o un giardino, è fondamentale scegliere materiali che resistano al gelo, alle intemperie e ai raggi UV.

Il gres porcellanato è una scelta eccellente, poiché soddisfa tutti questi requisiti. Tuttavia, poiché un pavimento esterno è sistematicamente esposto all’acqua o all’umidità, è fondamentale considerare il già citato grado di resistenza allo scivolamento. Un valore pari o superiore a R11 è ideale, garantendo una superficie con ruvidità percepibile al tatto, che riduce il rischio di scivolamenti quando la piastrella è umida o bagnata.

Anche lo spessore delle piastrelle è un aspetto importante da valutare per una pavimentazione esterna. Oltre allo spessore standard, il gres outdoor da 20 mm offre una maggiore resistenza ai carichi. Questo spessore raddoppiato permette installazioni alternative alla posa incollata, come la posa su piedini autolivellanti, ideale per terrazzi), la posa a secco su erba o ghiaia.

I più recenti sviluppi tecnologici hanno permesso di mettere a punto superfici con differenti gradi di resistenza allo scivolamento accomunate, da un lato, dalla medesima estetica e, dall’altro, da una sorprendente facilità di pulizia. Abbinando opportunamente queste nuove finiture, è possibile realizzare un progetto abitativo che offre una continuità visiva tra pavimenti interni ed esterni, aumentando il valore estetico complessivo dello spazio.

Rivestimenti in gres

I rivestimenti interni in gres porcellanato offrono un'eccezionale libertà creativa, grazie alla loro impermeabilità e alla vasta gamma di design disponibili. Questo materiale può essere utilizzato per rivestire backsplash e docce, ma è anche adatto per pareti esterne.

Per applicazioni esterne più tecniche (come la posa su cappotto termico o su strutture ventilate) è consigliabile avvalersi dell'esperienza di tecnici specializzati e ditte esperte. A supporto dei progettisti, Cotto d’Este mette a disposizione una serie di manuali tecnici dedicati a specifiche applicazioni.

Un utilizzo particolarmente innovativo della ceramica riguarda il mondo dell’arredamento: grazie allo spessore ridotto del gres porcellanato laminato è possibile utilizzarlo per rivestire ante, isole cucina, piani di lavoro, vanity top e pannellature divisorie mobili. Nei formati più sottili, come le lastre da 3,5 mm, è addirittura possibile rivestire pareti curve, come dimostrato dall’applicazione delle lastre di Cotto d’Este in una galleria autostradale.

Se sei interessato ad approfondire alcuni dei temi trattati in questo articolo, ti consigliamo la tecnologia Safetouch di Cotto d’Este, pensata per offrire la perfetta continuità visiva tra pavimenti interni ed esterni. Se invece vuoi saperne di più sul gres laminato, scopri Kerlite, la linea di lastre sottili che Cotto d’Este, per prima nel settore ceramico, ha lanciato sul mercato nel 2004. Quanto al gres porcellanato standard, scopri in questo articolo perché il brand ha scelto di confrontarsi con questo segmento di mercato con uno spessore di 14 mm.

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